Le Romagne
Il filmato racconta il DNA del territorio dando vita alle direttrici storiche delle percorrenza e dell’insediamento, chiavi di lettura che spiegano il perché delle terre di Romagna.
Il territorio non è un “contenitore” con dentro chiese, castelli, strade, è un organismo vivente, che come l’uomo, ha una parabola di vita, una struttura, caratteri, regole di comportamento, un’anima e uno spirito.
Le Romagne è un percorso culturale digitale, frutto di ricerche e conoscenza, di mostre e di pubblicazioni sul territorio, che è importante presentare al grande pubblico e fare uscire dalla nicchia delle attività accademiche.
L’obiettivo di questo percorso è di dare forma a questa narrazione, come primo passo per uscire dall’abitudine ai luoghi comuni, con cui molto spesso si descrive la Romagna. Il filo di continuità che lega i diversi temi è “l’idea archetipa che sta dietro l’apparenza”, cioè capacità di cogliere il tipo nelle sue infinite metamorfosi. Identità e Tipologia sono quegli elementi di universalità che ci fanno riconoscere nei manufatti storici.
L’obiettivo è quello del coinvolgimento delle persone che intraprendono questo viaggio nelLe Romagne per passare da un’informazione passiva all’assimilazione, al far entrare dentro con le proprie esperienze e necessità, “imparare qualcosa emozionandoci”.
LA ROMAGNA SI PRESENTA DIFFERENTE A CHI VIENE DA MONTE E A CHI VIENE DA VALLE.
Dal crinale appenninico è come un mare di colline che si intrecciano. La chiave di lettura che ci fa entrare dentro è l’individuazione delle valli a pettine lunghe circa 50 km fino alle testata dei promontori sulla via Emilia. Le valli sono piuttosto strette e simili fra loro, ad un occhio non attento. Ad interasse ritmico, si incontrano i percorsi trasversali che le collegano, salendo e scendendo sui contrafforti. A metà delle vallate (circa km 25 dalla Via Emilia) è posto quello più importante che unisce Marzabotto, nel Bolognese, con Verrucchio nel Riminese. Per un ampio tratto questo percorso, nelle valli centrali, segue il confine politico-amministrativo della Romagna Toscana.
Dalla Riviera Adriatica, limitata a nord dal fiume Reno, è una pianura frutto del lavoro dell’uomo che dalle origini dall’insediamento si è confrontato con la regimazione delle acque dei turbolenti fiumi appenninici. Il filo conduttore da seguire è quello dei cordoni di terra fra le paludi che collegavano l’approdo di Spina all’entroterra Etrusco e poi il ritmo della grande maglia centuriata della pianificazione romana, quindi le bonifiche, per territori più circoscritti, che dal rinascimento ad oggi hanno costruito argini e deviato il corso dei fiumi. Questa costruzione è stato un lavoro incessante se pensiamo che ben sei fiumi sfociano intorno a Ravenna.
Questa percorso di cultura digitale intende offrire le chiavi di accesso per orientarsi in questo territorio, che è un organismo, una forma viva come noi, e scoprire attraverso il metodo della ricerca, le sue diverse forme che sono la Romagna.C’è bisogno di una ricerca verso una visione d’insieme, poetica e scientifica, emotiva e razionale, che esprima simultaneamente il dentro e il fuori di noi, l’unità organica.